NISSAN JUKE-R: PIÙ SPORTIVO CHE MAI 

Dall'incontro tra Juke e GT-R nasce un crossover compatto senza precedenti

  •  L'aspetto di un Juke, le prestazioni di una GT-R 
  •  Concept esclusivo e unico, realizzato per sondare le reazioni del pubblico a un Juke in versione sportiva 
  •  Esemplare omologato stradale, con telaio e gruppo motore/trasmissione derivati dalla GT-R 
  •  Dotazione completa, con climatizzatore e impianto audio 
  •  Sviluppato per Nissan da RML e dal Nissan Technical Centre Europe 

Dubai (13 gennaio 2012) - Domanda: che cosa si ottiene incrociando un Nissan Juke con la Nissan GT-R?

Risposta: il crossover compatto più veloce, esaltante e audace al mondo.

 

Non contenta di aver ridisegnato il mercato dell'auto con l'invenzione dei crossover, un successo testimoniato dal continuo aumento nelle vendite dei modelli Qashqai e Juke, Nissan ha ora creato JUKE-R: il primissimo super crossover.

 

Visto dall'esterno è chiaramente un Juke, ma i passaruota allargati, i paraurti anteriori e posteriori rivisti, l'alettone posteriore frazionato e la tenebrosa livrea di colore nero opaco rivelano tutta l'eccezionalità di questo esemplare.

 

È un Nissan Juke che si crede una GT-R, e con ragione: sotto il cofano, infatti, batte il cuore di un biturbo V6 da 3,8 litri, ripreso direttamente dalla supercar di casa Nissan. Il risultato è un'auto da 485 CV, in grado di raggiungere da ferma i 100 km/h in soli 3,7 secondi, per poi arrivare alla velocità massima di 257 km/h.

 

Oltre al motore, la GT-R ha ceduto a Juke anche il transaxle a sei velocità, con avantreno e retrotreno collegati mediante una trasmissione a trazione integrale e un albero modificati. Completano il pacchetto sportivo i massicci cerchi RAYS in lega forgiati da 20".

Gli interni sono un connubio perfetto tra crossover e supercar: la plancia di Juke è stata trasformata per fare spazio agli indicatori, ai quadranti e al display LCD personalizzabile da 7" della GT-R. La caratteristica consolle centrale del crossover, che ricorda il serbatoio di una moto, è rimasta immutata, mentre il resto dell'abitacolo ha assunto il tipico look delle vetture da gara: doppi sedili sportivi con cinture a cinque punti all'interno di un telaio "roll cage" a vista, che assicura la conformità agli standard di sicurezza FIA e offre un elevato livello di rigidità per ottimizzare le performance.

JUKE-R è una concept car omologata per l'uso su strada, sebbene Nissan non abbia in programma di produrla in serie. Creata da Nissan Europe in due versioni, una con guida a destra e una con guida a sinistra, è stata progettata e costruita per Nissan da RML, azienda leader specializzata nella preparazione di auto da competizione.

 

"Nissan Juke è una delle auto più entusiasmanti sul mercato di oggi. Il design originale e audace di questo crossover ha fatto colpo sul pubblico europeo: a un solo anno dal lancio, abbiamo già venduto oltre 136.000 unità", afferma Paul Willcox, Senior Vice President Vendite e Marketing per Nissan in Europa.

 

"Con JUKE-R abbiamo voluto esplorare un nuovo territorio, trasferendo su un modello stradale tutte le caratteristiche di un'auto sportiva. Perfettamente a suo agio sia sulla strada che in pista, JUKE-R esalta i pregi di due delle vetture più accattivanti della nostra gamma, oltre a sottolineare la capacità innovativa di Nissan. In questa vettura, trova massima espressione l'esperienza di guida dinamica insita in tutti i nostri modelli".

 

JUKE-R visto da vicino 

L'origine del progetto è da ricondurre al viaggio alla 24 ore di Le Mans fatto nel 2009 da Jerry Hardcastle, Vice President Progettazione e Sviluppo dei veicoli Nissan, e Paul Wilcox, ex amministratore delegato di Nissan Motor GB e oggi Senior Vice President Vendite e Marketing per Nissan Europe.

 

I primi, concreti passi sono stati mossi all'indomani della presentazione di Juke al Salone di Ginevra del 2011, quando Nissan ha preso contatto con RML con l'idea di "aggiungere un tocco di emozione in più" al modello appena lanciato. Racconta Michael Mallock di RML: "Inizialmente abbiamo preso in considerazione una "drift car" e un Baja Buggy, prima di approdare a JUKE-R.

 

"Non so perché non ci avessimo pensato subito. Era evidente che Juke fosse la scelta giusta, visto che buona parte dei suoi contenuti tecnologici sono stati in origine sviluppati per la GT-R, specialmente il sistema di trazione integrale con tecnologia Torque Vectoring, che migliora l'agilità e riduce i fenomeni di sottosterzo in curva."

 

C'è comunque una differenza di rilievo tra i modelli Juke e GT-R: il crossover compatto ha, ovviamente, dimensioni di gran lunga ridotte rispetto alla sportiva da 196 miglia orarie (4.135 mm di lunghezza e 2.430 mm di passo contro 4.670mm e 2.780 mm). Quindi, prima di lavorare sul serio al progetto, gli ingegneri RML hanno dovuto verificare che le sospensioni e il cambio sofisticati della GT-R potessero funzionare anche con un passo di 250 mm inferiore.

 

Così, si è provveduto a portare una GT-R al quartier generale RML a Wellingborough, Gran Bretagna, dove sono iniziate le modifiche. Il pianale dell'auto è stato tagliato a metà e accorciato di 25 mm. Si è eliminato anche il bordo anteriore dei passaruota posteriori, è stato spostato in avanti l'intero assale posteriore, e sono stati costruiti e montati una trasmissione e un albero modificati per il sistema di trazione integrale ATTESA ET-S. A questo punto, l'alquanto bizzarra GT-R è stata condotta su una pista di prova segreta per la fase di valutazione.

 

Mallock, pilota di lunga esperienza e incaricato di provare l'auto, è rimasto impressionato. "Temevamo che il software non riconoscesse più la vettura, dopo tutte le modifiche che avevamo apportato, e mandasse in tilt tutti i sistemi. Che sollievo, invece, scoprire che non solo funzionava tutto, ma funzionava anche bene. Anche se si trattava soltanto di un esperimento ingegneristico, la GT-R a passo corto andava davvero alla grande."

 

Eliminato quell'ipotetico ostacolo, e con sole poche settimane a disposizione, un team di navigati ingegneri, tecnici e meccanici della RML si è messo al lavoro per trasformare due normali Juke in due esplosivi JUKE-R, uno con guida a sinistra, l'altro con guida a destra. "RML è abituata ai ritmi pressanti del mondo dell'automobilismo," sottolinea Mallock.

 

Per prima cosa, Juke è stato spogliato delle porte, della griglia, del cofano e del portellone. Si è poi passati alla rimozione di motore, trasmissione, sospensioni e interni. Dallo scheletro della scocca, l'intero pianale è stato rimosso e sostituito con un telaio separato, progettato ad hoc, sul quale è stato montato un complesso "roll-cage" da corsa. Oltre a garantire la sicurezza dei passeggeri in caso di incidenti (tutti gli airbag standard e a tendina sono stati eliminati), il roll cage fornisce gli attacchi per le cinture di sicurezza a cinque punti, tipiche delle competizioni, e migliora ulteriormente la rigidità intrinseca della scocca.

 

"JUKE-R ha una scocca particolarmente rigida che migliora la guidabilità e permette di sfruttare tutta la potenza della GT-R," spiega Chris Horton, Project Chief di RML.

 

Gli ingegneri RML hanno poi creato dei nuovi punti di aggancio per le sospensioni indipendenti della GT-R (anteriori a doppia traversa e posteriori multi-link), hanno bilanciato i nuovi alberi di trasmissione e il sistema di trazione integrale, e infine montato il motore e il cambio transaxle. Dalla supercar, JUKE-R ha preso in prestito anche lo sterzo, i freni Brembo, il sistema di alimentazione, con serbatoio da 74 litri, e l'impianto elettronico. 

 

Uno dei compiti più difficili è stato montare l'unità V6, e relativi sistemi ausiliari, nello spazio precedentemente occupato da un compatto 4 cilindri, con i gruppi di raffreddamento motore, riscaldamento abitacolo e ventilazione a costituire il maggior grattacapo.

 

Un problema analogo si è ripresentato a bordo, dove tutta la strumentazione della GT-R, compreso l'inconfondibile accelerometro G-meter, ha trovato posto tra gli esistenti quadranti del modello Juke.

 

"Volevamo che, accanto al roll cage, ai sedili da competizione e al pavimento in alluminio d'ispirazione corsaiola, JUKE-R potesse ereditare dalla GT-R anche il maggior numero possibile di comfort, come il climatizzatore a due zone e un lettore CD con ingressi AUX-in e USB per la connessione di iPod e altri dispositivi," prosegue Mallock.

 

Della supercar, inoltre, rimangono anche il sistema Intelligent Key e il pulsante di accensione/spegnimento, il controllo elettronico di trazione avanzato e le tre modalità a controllo elettronico per le sospensioni.

 

A parte i cerchi della GT-R, il design esterno presenta soltanto delle lievi modifiche rispetto alla vettura standard. Grazie alla carreggiata più ampia della supercar (un aumento di 65 mm nell'anteriore e di 75 mm in coda), JUKE-R può sfoggiare passaruota maggiorati, una paratia aria anteriore più profonda e paraurti e minigonna posteriori modificati.

 

L'assetto è leggermente ribassato rispetto al modello di serie, mentre l'efficienza aerodinamica beneficia dei due mezzi alettoni posteriori, che si estendono dal bordo del portellone verso il centro, avvicinandosi senza toccarsi. Ma al di là dello spoiler, l'originale volto e il caratteristico profilo di Juke sono rimasti essenzialmente invariati.

 

In conclusione, a dispetto del passo nettamente più corto, le prestazioni dinamiche di JUKE-R, ad esempio in termini di frenata, sterzo e guidabilità, ricordano molto quelle della GT-R.

 

Nissan e RML 

Ray Mallock Limited (RML) è stata fondata nel 1984 da Ray Mallock, pilota ed esperto preparatore. L'azienda ha esordito costruendo e facendo correre prototipi sportivi al Campionato del Mondo Sport Prototipi e ha iniziato a collaborare con Nissan nel 1990, quando il team ha gareggiato a Le Mans con un prototipo R90C messo a punto in fabbrica. La vettura si è aggiudicata la pole position, è rimasta in testa per cinque ore e ha registrato il giro più veloce prima di finire fuori pista.

 

Risultati ancora migliori sono stati raggiunti quando le due aziende hanno di nuovo fatto squadra per prendere parte all'ultracompetitivo Campionato Britannico Turismo. In gara con una Nissan Primera da 2 litri, RML ha vinto i titoli costruttori e team sia nel 1998 che nel 1999, anno in cui il pilota Laurent Aïello ha permesso a RML di portare a casa anche il titolo piloti.

 

La vittoriosa Primera è uno degli anelli della lunga catena che ha portato alla realizzazione di JUKE-R. Nel 2003, archiviata la carriera nel mondo delle corse, RML ha indirizzato tutta la sua passione verso la creazione di una ‘Super Micra', per celebrare il lancio dell'allora nuova city car. In quell'occasione, RML ha eliminato i sedili posteriori per fare posto al motore che aveva portato Primera sul gradino più alto del podio. Il risultato, naturalmente omologato stradale, è stato la Micra-R con motore centrale - velocissima e spassosa da guidare, seppur con un abitacolo piuttosto rumoroso.

 

JUKE-R condivide la stessa filosofia che ha contribuito alla nascita di Micra-R: una carica di adrenalina su ruote, nonché l'ulteriore testimonianza delle avanzate e innovative capacità ingegneristiche di Nissan.

Pubblicato da Nissan